Cenni biografici
Charles Dickens è nato a Landport, Portsmouth, il 7 febbraio 1812, figlio di John Dickens, impiegato al Navy Post Office, e di Elizabeth Dickens. Nel 1814 la famiglia si è trasferita a Londra, poi a Chatham, nel Kent, infine di nuovo a Londra, a Camden Town, nel 1822. Quando Charles aveva dodici anni il padre si è trovato nei debiti ed è stato incarcerato nella prigione di Marshalsea.
Di conseguenza, Charles ha dovuto abbandonare la scuola ed è andato a lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe, un’esperienza che ha avuto un grande impatto psicologico su di lui. Dopo alcuni mesi, il padre è stato rilasciato e lui è tornato a suola, che ha frequentato fino ai quindici anni. Il suo primo lavoro è stato presso l’ufficio di un procuratore, poi ha lavorato come giornalista stenografo al tribunale, infine come reporter al parlamento e in un quotidiano.
Nel 1833 Dickens ha cominciato a inviare dei racconti ai periodici. Il primo è apparso sul Monthly Magazine. Nel 1836 ha pubblicato gli Sketches by Boz, essendo questo lo pseudonimo utilizzato. Nello stesso anno ha sposato Catherine Hogarth, figlia dell’editore dell’Evening Chronicle. Hanno avuto dieci figli, prima di separarsi nel 1858.
Dickens ha continuato la carriera giornalistica fino alla fine della sua vita, collaborando a Household Words, The Daily News, All The Year Around. Su di essi pubblicava anche i suoi romanzi a puntate, fra i quali, nel 1836-37, The Postumous Papers of the Pickwick Club (Il circolo Pickwick).
Sono poi seguiti i romanzi Oliver Twist, Nicholas Nickleby, The Old Curiosity Shop (La bottega dell’antiquario) e Barnaby Rudge.
Nel 1842 si è recato con la moglie negli Stati Uniti e in Canada e ha descritto il viaggio in American Notes (In America).
La serie dei suoi Racconti di Natale comprende: A Christmas Carol (Canto di Natale), The Chimes (Le campane),The Cricket on the Hearth (Il grillo del focolare), The Battle of Life (La battaglia della vita) e The Haunted Man (Il patto col fantasma).
Dopo aver soggiornato brevemente in Italia e Svizzera, nel 1848 ha scritto Dombey and Son (Dombey e Figlio), l’anno dopo David Copperfield, nel 1852 Bleak House (Casa desolata), nel 1854 Hard Times (Tempi difficili), nel 1857 Little Dorrit (La piccola Dorrit), nel 1859 A Tale of Two Cities (Racconto di due città), e infine, nel 1861, Great Expectation (Grandi speranze).
Nel 1856 ha acquistato Gad’s Hill Place, a lungo sognata, e due anni dopo ha iniziato una serie di letture pubbliche nei teatri. In tutto sarebbero diventate quattrocento.
Nello stesso anno si è separato dalla moglie e ha cominciato una relazione con l’attrice Ellen Ternan.
Nel 1869, nel corso di una lettura, ha avuto un leggero infarto. Si è perciò ritirato a Gad’s Hill e ha cominciato a lavorare a Edwin Dood, mai completato.
E’ morto il 9 giugno 1870. Contrariamente ai suoi desideri, è stato sepolto nel Poet’s Corner di Westminster Abbey.
Catherine Dickens
Catherine Hogarth aveva conosciuto il futuro marito a un party organizzato da lui per il suo ventitreesimo compleanno. Era il febbraio del 1835. Poco più di un anno dopo, il 2 aprile 1836 si sposavano.
Lui proveniva da una famiglia povera, lei, figlia di un editore importante,apparteneva all’agiata middle-class. Gli era dunque superiore sia socialmente che finanziariamente. Lui l’aveva messa su un piedestallo, i primi anni di vita insieme erano stati sereni. Poi, l’immensa fama raggiunta da lui in poco tempo aveva cominciato a esercitare una grande pressione sulle loro vite.
E’ stata una di quelle donne dotate di talento, che ha dovuto sacrificare al marito e alla famiglia. Aveva avuto modo di recitare nei teatri dell’America e del Canada, nel corso del suo viaggio insieme a lui e aveva scritto un libro di consigli per le giovani spose, dal titolo What Shall We Have for Dinner?, sotto lo strambo pseudonimo, suggerito dal marito, di Lady Maria Clutterbuck. Oltre al menu per le cene con ospiti, alle ricette dei maccheroni, delle anguille in umido, del coniglio al curry, del formaggio tostato e il pasticcio di piccioni, essa forniva una guida alle padrone di casa inesperte. Ben presto, però, la sua vita è stata travolta e non ha più avuto tempo per se stessa.
Ha avuto dieci figli in quindici anni più diversi aborti. All’ottavo figlio ha chiesto di poter usare il cloroformio come anestetico e si è tirata addosso le critiche di tutti coloro che erano convinti che fosse desiderio di Dio che la donna partorisse nel dolore.
Dopo ventidue anni di matrimonio Dickens ha diviso in due la stanza matrimoniale. Qualche tempo dopo, Catherine ha trovato in casa un pacchetto con un braccialetto d’oro destinato ad Ellen Ternan, l’amante del marito, e ha deciso che era venuto il momento di separarsi. Non hanno mai divorziato, tuttavia, perché a Dickens l’idea di essere colto in flagrante, cosa necessaria per ottenere il divorzio, non arrideva particolarmente... A partire dal 1858 lei è andata ad abitare in una casa di Gloucester Crescent, dove ha vissuto fino alla morte di lui, nel 1870.
Catherine era una donna dolce, di animo buono, che ha continuato ad amare il marito malgrado il comportamento, non proprio esemplare di lui. Ha lasciato ai figli le foto e i ritratti di lui in suo possesso e le copie dei suoi libri conservate sugli scaffali. Ha donato alla biblioteca del British Museum le centotrentasei lettere che lui le aveva scritto, nelle quali lui le si rivolge con nomignoli quali ‘Mouse’, ‘Darling Tatie’ e ‘Dearest darling Pig’...
La loro casa di Londra oggi Museo - 48, Doughty Street